Bilancio Comunale
Ultima modifica 14 novembre 2024
“IL BILANCIO SEMPLICE”
Il Bilancio, chiamato più correttamente, “Bilancio di Previsione”, è il documento che contiene i dati contabili, per ogni annualità presa in considerazione, che rappresentano la distribuzione delle risorse finanziarie per ogni programma ed attività che l’amministrazione intende realizzare, ossia per ogni spesa che si vuole sostenere.
Quindi, esso fissa degli obiettivi e per ogni obiettivo:
- i costi per ogni servizio necessario ad attuare l’obiettivo
- le risorse necessarie per finanziare l’obiettivo.
PRINCIPI
Diversi sono i principi che regolano, secondo la legge, la formazione iniziale e la gestione in corso d’opera del bilancio. Fra questi:
Unicità ed universalità – Il Comune è un’entità giuridica unitaria e quindi il Bilancio è unico; ricomprende tutte le finalità e gli obiettivi di gestione e i relativi valori economici e patrimoniali; di conseguenza esso comprende il complesso delle entrate che finanziano l’ente e che forniscono i fondi per tutte le sue spese: il complesso unitario delle entrate finanzia la totalità delle spese salvo diversa disposizione normativa che disciplina specifiche tipologie di entrata e spesa.
Veridicità e correttezza – Il Bilancio è la rappresentazione delle reali condizioni delle operazioni di gestione di natura economica, patrimoniale e finanziaria di esercizio. Quindi deve essere vero e corretto, laddove correttezza significa rispetto formale e sostanziale delle norme che disciplinano la redazione dei documenti contabili di programmazione e previsione, di gestione e controllo e di rendicontazione deve caratterizzare la formazione dei citati documenti.
Congruità, verificabilità e comprensibilità – La congruità consiste nella verifica dell'adeguatezza dei mezzi disponibili rispetto ai fini stabiliti, cioè un nesso logico fra risorse e obiettivi programmati, agli andamenti storici e ai riflessi nel lungo periodo nelle diverse fasi di previsione e programmazione, di gestione e rendicontazione. La verifica deve poter essere svolta da tutti coloro che leggono il bilancio: devono poter comparare nel tempo le informazioni, comparare le informazioni anche con altri bilanci pubblici, al fine di valutarne le diverse potenzialità e le qualità di una sana e buona amministrazione. Per far ciò, deve essere comprensibile e deve presentare una semplice e chiara esposizione delle voci e dei contenuti in modo tale da agevolare l’accesso e la conoscenza anche ai non addetti ai lavori. Anche per questa al Bilancio è allegata una Nota Integrativa – informativa, che ne spiega il contenuto e le scelte.
Continuità – La valutazione delle poste contabili di bilancio deve essere fatta nella prospettiva della continuazione delle attività istituzionali, atte a perdurare nel tempo, fondata su criteri tecnici e di stima che siano validi nel tempo.
Equilibrio - Le norme di contabilità pubblica pongono come vincolo del bilancio di previsione l'equilibrio di bilancio, ossia il pareggio complessivo dei flussi di entrata e di spesa, non solo in sede di previsione, ma anche durante la gestione.
STRUTTURA DEL BILANCIO
Il Bilancio è suddiviso in entrate e spese, in parte corrente e parte in conto capitale (investimenti), oltre altre voci di carattere finanziario, che tengono conto delle risorse passate e non ancora utilizzate e delle spese già preventivate e non ancora effettuate.
La parte corrente individua le entrate e le spese che hanno come scopo la gestione ordinaria dell’ente (ad esempio, le spese per l’acquisto della cancelleria, le utenze, il personale o le entrate tributarie); la parte in conto capitale è quella impiegata per finanziare gli investimenti, ovvero degli interventi non ricorrenti volti ad incrementare il patrimonio dell’ente (ad esempio, la costruzione di una nuova ciclopedonale, l’acquisto di arredi, l’entrata derivante dai permessi di costruire).
Le entrate si dividono in n. 9 titoli.
Le entrate principali sono:
- Titolo 1 – Entrate tributarie e contributive: imposte e tasse
- Titolo 2 – Entrate da trasferimenti correnti: da Stato, altri enti pubblici, privati
- Titolo 3 – Entrate extratributarie: entrate patrimoniali, da offerta di servizi, da canoni, da sanzioni CDS, rimborsi
- Titolo 4 – Entrate in conto capitale: contributi pubblici e privati per investimenti, alienazioni di beni dell’Ente, oneri per permessi da costruire
- Titolo 6 – Entrate da mutui
Le spese si dividono in n. 7 Titoli.
Le spese principali sono:
- Titolo 1 – Spese correnti: lavoro dipendente, acquisto beni e servizi, interessi sui mutui, imposte a carico ente
- Titolo 2 – Spese in conto capitale – spese per opere pubbliche, manutenzioni straordinarie, acquisto macchine ed attrezzature
- Titolo 3 – Spese per incremento attività finanziarie: accensione mutui
- Titolo 4 – Rimborso dei prestiti
Il principio del pareggio trova la sua espressione non solo nell’equilibrio generale ma anche in equilibri specifici e sottostanti:
- equilibrio di parte corrente: il totale delle entrate (oltre alcune altre poste obbligatorie) di cui ai primi tre titoli deve essere uguale al totale del titolo 1 e del titolo 4 delle spese;
- equilibrio di parte capitale: il totale delle entrate di cui ai titoli 4 – 5 – 6 (oltre altre poste) deve essere uguale al totale delle spese di cui al titolo 2 e 3.
I documenti di Bilancio Ufficiali sono presenti nella sezione Amministrazione trasparente nella sotto sezione Bilanci